Entrambi gli interventi hanno lo scopo di rimodellare l’addome e i fianchi (girovita).
La liposcultura (o liposuzione) si può praticare con diverse tecniche ma ha comunque il fine di asportare una certa quantità di tessuto adiposo sottocutaneo producendo così da una parte un rimodellamento dell’addome e dei fianchi, e dall’altra una lieve retrazione cutanea (per la retrazione cicatriziale); è pertanto indicata per quelle persone che abbiano depositi di grasso localizzato all’addome e ai fianchi ma con un buon tono cutaneo. Se il tono cutaneo è scadente (ovvero pelle lassa in eccesso con smagliature) il risultato di una eventuale liposcultura sarebbe insoddisfacente e pertanto in questi casi la liposcultura non è indicata.

L’addominoplastica corregge diverse condizioni fisiopatologiche:

  • Rimuove la pelle in eccesso dall’addome, ridando tono alla rimanente per effetto della trazione sul lembo cutaneo addominale.
  • Rimuove del grasso addominale assieme alla cute.
  • Redistribuisce la pelle e il grasso dall’addome superiore all’inferiore, promuovendo così il loro assottigliamento.
  • Restringe i muscoli addominali per mezzo della loro plicatura ottenendo in questo modo un appiattimento dell’addome così come un restringimento del girovita.

In sintesi l’addominoplastica corregge le trasformazioni indotte dalla gravidanza, dall’invecchiamento e dalle significative fluttuazioni di peso non correggibili con altre tecniche, restituendo un aspetto più giovanile e un contorno corporale più armonico.

La decisione rispetto al tipo di chirurgia da praticare sarà presa in fase preoperatoria; il candidato alla chirurgia sarà esaminato di fronte a uno specchio in posizione eretta e seduta così da avere una immediata visualizzazione delle condizioni dell’addome e delle possibili correzioni ottenibili con i due interventi.